Firenze — Battere l’Inter, a San Siro, non è mai facile, e nessuno in buona fede rimprovererebbe alla Fiorentina la mancata impresa, ma non in queste condizioni. Continua il periodo nero della Viola, ancora sconfitta e al penultimo posto in classifica, con un Pioli attonito e atterrito.
di Alessandro Drago
La Fiorentina non aveva nemmeno iniziato male, cercando di limitare i danni e di coprire quanto più campo possibile per sopperire al divario tecnico con gli avversari. Dimarco impegna De Gea, Kean prova a dare qualche grattacapo a Bisseck, ma alla fine i primi 45 minuti si concludono in parità. Il secondo tempo, però, ha raccontato altro.
La Fiorentina si è fatta travolgere dagli attacchi interisti, in particolare dal duo Çalhanoğlu-Sučić che in pochi minuti realizzano due perle che non lasciano scampo a un De Gea miracoloso in diverse occasioni, nonché unico pienamente sufficiente tra gli uomini mandati in campo con Pioli.
Kean, ben imbeccato da un lancio in profondità di Fagioli, ha l’occasione per accorciare le distanze ma la spreca malamente. L’Inter, mai sazia, trova il rigore del 3-0 con Bonny, steso in area da Viti che viene espulso per fallo in chiara occasione da gol. Dal dischetto si presenta il solito Çalhanoğlu, che imperturbabile spiazza De Gea.
Notte fonda a San Siro per la Viola e per Pioli, la cui posizione è sempre più in bilico. Quello di questo inizio stagione è il peggior avvio di sempre della storia della Fiorentina: 4 punti in 9 partite, con 0 vittorie. Poco, troppo poco.
Last modified: Ottobre 30, 2025





