Sesto Fiorentino (venerdì, 27 giugno 2025) — Sta facendo il giro d’Italia la decisione del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, che ha comunicato da ora in avanti le farmacie del suo comune non venderanno più dispositivi medici provenienti da Israele. Un modo, a detta sua, per prendere una posizione su quanto sta accadendo in medio-oriente.
di Alessandro Drago
“Viviamo in un tempo terribile in cui spesso ci sentiamo persi, disarmati ma con la voglia di prendere posizione, di fare sentire la nostra voce.
Ma allora da dove ripartire? Come far sentire il nostro peso, seppur piccolo, rispetto alle vicende tragiche che vive il mondo? Io ho la mia opinione: conta tutto quello che facciamo, come individui ma soprattutto come comunità.
E se il nostro Governo, l’Europa e parte della comunità internazionale non isolano il governo di Netanyahu allora tocca a noi fare la nostra parte, anche attraverso scelte quotidiane.
Il boicottaggio, la pressione economica sul governo israeliano, è lo strumento pacifico più potente che abbiamo contro il genocidio a Gaza e come Comune di Sesto Fiorentino abbiamo deciso di utilizzarlo per far sentire il nostro grido di dolore.
Per questo le farmacie comunali a Sesto Fiorentino smetteranno di vendere prodotti che provengono o sono legati ad Israele, come forma di pressione economica che si unisce a tante altre campagne di boicottaggio simili in Italia e nel mondo, fino a che il rispetto del diritto internazionale non verrà ripristinato.
Goccia a goccia si scava la pietra”.
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